Le Previsioni del Tempo
Come Nascono le Previsioni Meteo
Il primo trattato sulle previsioni del tempo risale ad Aristotele che nel 340 a.C. scrisse il libro Meteorologia, seguito da altre opere di autori successivi, le quali uniscono osservazioni della natura a speculazioni filosofiche volte ad indagare l'origine e le tipologie dei fenomeni atmosferici.
Da sempre gli esseri umani sentono, infatti, l'esigenza d'osservare il cielo per prevedere le condizioni del tempo, desiderio comune alle antiche civiltà dei babilonesi, dei cinesi, dei greci ed agli scienziati che nell'età moderna hanno rese sistematiche le intuizioni e le scoperte frutto dell'esperienza accumulatasi nel corso dei secoli.
Il termometro di Galilei, il barometro di Torricelli, gli studi sulla pressione atmosferica portati avanti da Pascal, l'anemometro di Hooke sono soltanto alcuni dei mattoni che hanno reso stabili le fondamenta della moderna meteorologia, divenuta ufficialmente scienza tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
Nel 1878 nacque, infatti, l'Organizzazione Meteorologica Internazionale, seguita nel 1947 da quella Mondiale, attraverso le quali si sviluppò una rete di comunicazione, di scambio d'informazioni e di confronto tra i dati, che rende possibile prevedere in tempo utile l'avverarsi di fenomeni atmosferici, potenzialmente letali per le popolazioni coinvolte, come uragani, temporali, tornado e nevicate intense.
Oltre ad allertare le popolazioni in caso di eventi straordinari, le previsioni meteo si rivelano utilissime anche nella vita quotidiana di turisti, agricoltori, delle persone che si spostano in aereo o in nave e di tutti coloro che desiderano programmare le giornate a venire prendendo in considerazione anche l'andamento del clima.
La metereologia coinvolge, infatti, distinti tipi di previsioni e diversi campi d'applicazione, utilizzando strumenti vari come le antiche boe ed i modernissimi satelliti, e fornendo validi aiuti ai piloti d'aereo e agli agricoltori, come vedremo nella sezione seguente.